Descrizione
Sono state presentate dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca le linee di orientamento per azioni di prevenzione e di contrasto al bullismo e cyberbullismo, così come previsto dalla Legge n. 71/2017, realizzate da un gruppo di esperti del MIUR assieme ad una trentina di associazioni aderenti all’Advisory board dell’iniziativa “Safer internet centre”.
Di particolare importanza, come ovvio, il ruolo delle scuole alle quali è affidato il compito di promuovere l’educazione all’uso consapevole di internet, anche mediante appositi progetti da effettuarsi con la collaborazione di enti locali, servizi territoriali, organi di polizia ed altre associazioni o enti.
Il dirigente scolastico deve informare tempestivamente i genitore del minore coinvolto in atti di cyberbullismo che non configurino ipotesi di reato e attiva, nei confronti del soggetto ritenuto responsabile di tali atti, azioni di carattere educativo. E’ bene ricordare come la Legge n. 71/2017 abbia introdotto il nuovo strumento dell’ammonimento, diretto ad evitare il coinvolgimento del minore che sia stato autore o vittima dell’episodio di bullismo o cyberbullismo. L’istanza di ammonimento deve essere inviata al Questore (ma è possibile presentarla ad un qualsiasi ufficio di Polizia), qualora si tratti di minore che abbia compiuto gli anni quattordici, sempre che non si configurino reati perseguibili d’ufficio o non vi sia stata denuncia o querela presentata per i reati di ingiuria, diffamazione, minaccia o trattamento illecito dei dati personali commessi mediante internet nei confronti di un minorenne.
Gli effetti dell’ammonimento, che consiste, per l’appunto, in un ammonimento orale al minore con il quale lo si invita a tenere una condotta conforme alla legge con prescrizioni che possono variare a seconda dei casi, vengono meno con il compimento della maggiore età.