Cutro, 26 febbraio 2023: Riflettiamo sul valore della vita. Il vecchio barcone, naufragato dopo essersi spezzato a poche centinaia di metri dalla costa calabra, era carico di uomini, donne e bambini afghani, pakistani, iraniani, somali, siriani e palestinesi che fuggivano dai loro paesi distrutti da guerre, violenze e regimi autoritari. Nel naufragio hanno perso la vita più di 80 persone, tra cui tanti bambini anche molto piccoli; i loro corpi sono stati ritrovati sulla costa, al largo o addirittura incastrati sugli scogli. I sopravvissuti solo un’ottantina di persone. Quanto valore diamo alla vita delle donne e degli uomini disperati, stipati su quella barca? È una domanda che tutti dobbiamo porci, perché il Mar Mediterraneo è continuamente solcato dalle barcarole della morte che per tante persone rappresentano invece l’unica salvezza, l’unica speranza di vita. Non rimaniamo in silenzio! La responsabilità di tante vite spezzate è di ognuno di noi! Non continuiamo ad essere la società che stiamo diventando, indifferente a tutto, insensibile e cieca. La strage di Cutro è anche la tragedia delle nostre coscienze! Indigniamoci e protestiamo contro le autorità italiane e le autorità europee affinché non consentano più queste stragi e permettano a tante persone disperate di poter vivere la stessa vita che viviamo noi, serena e con i nostri affetti. Qualcuno dei cadaveri ritrovati non è stato identificato, né reclamato da nessun parente; chiediamo verità e giustizia per tutti e RIDIAMO DIGNITÀ E VALORE ALLA VITA DI TUTTI GLI ESSERI UMANI! Un grande uomo come Gino Strada sosteneva che i diritti degli uomini devono essere di tutti, altrimenti diventano privilegi; il mondo non sarà mai giusto fino a quando ci saranno uomini di serie A e uomini di serie B ed è compito di ognuno di noi combattere per i diritti di tutti.
Scritto da Ginevra e Lucrezia Bonanno 2^A
UN VIAGGIO VERSO L’IGNOTO
Solo una questione di necessità ha fatto sì che lasciaste la vostra terra, la speranza ha fatto da guida a un viaggio di cui certezza non ve n’era alcuna.
Imbarcati in quell’esile barcone, trasportati verso l’ignoto tra preghiere, sogni e paure,
Lo scenario più atroce vi ha sovrastati.
Un pensiero affettuoso a quelle persone sopravvissute: che la speranza e le stelle vi guidino nel vostro nuovo viaggio che è la vita.
Un omaggio ai deceduti: rimarrà sempre il vostro esempio nel coraggio e nella fede, per porre rimedio ad una vita vissuta solo in maniera sacrificata.
Scritto da Martina Pappalardo 2^A
Io e la mia classe, la 2°A, siamo stati particolarmente colpiti dal naufragio avvenuto lungo le coste calabresi di Crotone e abbiamo quindi lavorato con sincera spontaneità, guidati dalla professoressa Impellizzieri, a riflessioni, poesie e pagine di diario,
PICCOLE ANIME…GRANDI CUORI
Tu, piccola vittima di quel mare infinito,
che non sai nuotare
perché sei nato da un giorno o poco più.
Tu, che cercavi speranza,
Per i tuoi figli di nascita non voluta,
perché abusata da “uomini” della tua terra.
Tu, che non ti saresti mai aspettato
di esserti salvato così, quando hai fatto del male
a quella povera gente morta in mare.
Tu, che sei un uomo coraggioso,
che ha superato ostacoli e difficoltà,
per arrivare alla fine alla morte.
Io, che da più piccola
non mi sono mai posta questo problema
e ora so l’importanza della vita.
Scritto da Dora Maria Greci 2°A