Un viaggio infinito

Silvia e Marco sono due ragazzi che si conoscono da quando erano molto piccoli. A 16 anni decisero di fidanzarsi. Due anni dopo decisero di intraprendere un viaggio senza fine in camper. I genitori erano d’accordo della loro scelta perché sembravano ragazzi coscienti e con la testa sulle spalle. I due erano molto felici e decisero di aprire un canale Youtube e una pagina Instagram e a ogni tappa raggiunta caricavano una foto o un video. Un giorno, però, tutto cambiò e i giovani erano scomparsi dal mondo dei social e non rispondevano più al telefono. I genitori erano molto preoccupati, così, decisero di andare alla Polizia a denunciare l’accaduto. La notizia si diffuse velocemente, ma dei due non si seppe più niente per un pò. Fin quando, un giorno, un ragazzo vide Marco dare pugni e schiaffi a Silvia, davanti a un autogrill, quindi andò dalla polizia e le  ricerche iniziarono subito. Gli agenti lo stesso giorno della denuncia li incrociarono per strada a bordo del loro camper e li fermarono immediatamente. Quando aprirono lo sportello c’era Silvia che piangeva, li fecero uscire dal mezzo e parlarono separatamente con entrambi. Silvia si giustificò dicendo che era tutta colpa sua e che l’aveva provocato lei. Purtroppo le forze dell’ordine diedero ragione a Marco e dopo questo episodio ritornarono a postare su Youtube e Instagram. Tra loro le cose sembravano essere di nuovo tranquille, fin quando, Silvia in assenza del fidanzato comunicò con sua madre confidandole che le cose con Marco non stessero andando proprio bene, e non era più sicura che la loro relazione stesse prendendo la strada giusta, ma non scese nei dettagli. Un giorno la madre di Silvia ricevette un messaggio molto strano da parte della figlia che diceva: “mi puoi aiutare?”. A quel punto la donna si insospettì e iniziò a pensare che ci fosse qualcosa che non andava. Qualche giorno dopo ricevette quello che sarebbe stato l’ultimo messaggio da parte della figlia. Tre settimane dopo, altri testimoni assistettero ad un altra scena di violenza tra i due, fuori da un ristorante, e raccontarono che Silvia era visibilmente distrutta e piangeva a dirotto, e Marco aveva un atteggiamento molto aggressivo. La notizia si diffuse e i due non si fecero più sentire. Un anno dopo la polizia riuscì a scoprire cosa fosse effettivamente successo: i genitori di Marco lo avevano aiutato a portare Silvia nel bosco, ci rimase per 10 giorni e all’undicesimo giorno Marco la uccise con sette coltellate in pancia.

Scritto da Sara Sauro 2D