Il combinato disposto dell’articolo 2, comma 5 e dell’articolo 1, comma 3 del D. Lgs. 62/2017, relativamente al primo ciclo di istruzione, prevede che la valutazione del comportamento “si riferisce allo sviluppo delle competenze di cittadinanza (imparare ad imparare, progettare, comunicare, collaborare e partecipare, agire in modo autonomo e responsabile, risolvere problemi, individuare collegamenti e relazioni, acquisire e interpretare). Lo Statuto delle studentesse e degli studenti, il Patto educativo di corresponsabilità e i Regolamenti approvati dalle istituzioni scolastiche, ne costituiscono i riferimenti essenziali”.
1. FREQUENZA: assiduità della presenza durante le lezioni (assenze, puntualità nel giustificare, ritardi/uscite anticipate).
2. RISPETTO: delle persone, delle regole, degli ambienti, dell’integrità delle strutture.
3. ATTENZIONE E PARTECIPAZIONE: interazione e atteggiamenti positivi e propositivi all’interno del gruppo
4. APPLICAZIONE E IMPEGNO: applicazione autonoma e responsabile nello studio; espletamento puntuale delle consegne
La Scuola oltre che all’istruzione e all’educazione degli alunni è impegnata in un costante processo di formazione che aiuti l’alunno a diventare un cittadino rispettoso delle regole che disciplinano i rapporti di convivenza civile in una comunità.
La valutazione del comportamento non ha funzione sanzionatoria ma formativa. Il voto di comportamento ha la funzione di registrare e di valutare l’atteggiamento e il comportamento dell’allievo durante la vita scolastica e di suggerirgli un ripensamento di eventuali comportamenti negativi.
Il voto di comportamento è deciso collegialmente dal Consiglio di Classe tenendo conto dello “Statuto degli studenti e delle studentesse”, del Regolamento d’Istituto e del Patto Educativo di Corresponsabilità sulla base di indicatori desumibili dal documento scaricabile:
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